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Catalogo

Difesa europea. La posta in gioco

12.00

ISBN: 979-12-81079-01-4
Formato: 15×21 cm.; pp. 96;

 

a cura di: Ciro Sbailò

con interventi di: Fabio Bisogni, Giuseppe Bono, Lucio Caracciolo, Claudio Graziano, Roberta Pinotti, Pino Pisicchio, Alessandro Profumo, Annita Sciacovelli, Arianna Vedaschi

 

Il volume, che raccoglie le voci di importanti personalità del mondo industriale, politico e accademico italiano, nasce dall’esigenza di indagare, sotto i diversi profili, la posta in gioco nel percorso verso la creazione di una Difesa europea.

I paesi europei, nel loro insieme, dispongono del più grande budget di difesa al mondo, secondo solo a quello degli Stati Uniti. Questa importante risorsa potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità per costituire un “esercito di europei” che consentirebbe all’Unione di avere un peso appropriato sullo scacchiere globale, esercitando un ruolo equilibratore nelle tensioni internazionali e non comprimario rispetto ad altri attori. La costruzione di un profilo militare comune comporterebbe, inoltre, un’accelerazione nella politicizzazione dello spazio pubblico europeo, in grado di proiet­tarsi su aree strategiche, come il “Mediterraneo allargato”.

Eppure, nonostante, le molte buone ragioni che spingerebbero ad accelerare il processo di una difesa comune, solo in tempi recenti sono sembrate emergere nuove volontà e consapevolezze sul piano dei decisori politici e istituzionali dell’UE, sospinti anche dalle criticità che hanno travolto le relazioni internazionali, dopo l’aggressione russa all’Ucraina.

 

Indice del volume

  1. Fabio Bisogni. Saluti istituzionali
  2. Roberta Pinotti. Apertura dei lavori
  3. Claudio Graziano. Una finestra temporale stretta per salvare l’Europa dalla marginalità politica
  4. Alessandro Profumo. Colmare il gap tra i tempi dell’innovazione e i tempi dell’industria
  5. Giuseppe Bono. Rafforzare una visione integrata delle tecnologie
  6. Lucio Caracciolo. Obiettivo irrealistico, strategie geopolitiche incomponibili
  7. Ciro Sbailò. Oltre i formalismi giuridici, la storia spinge verso la sovranità condivisa
  8. Pino Pisicchio. Recuperare la ‘visione’ dei Padri fondatori
  9. Annita Sciacovelli. Il banco di prova della cybersecurity
  10. Arianna Vedaschi. Cooperazione intergovernativa, condivisione istituzionale o strumento comune della policy? Dipende dalla volontà politica
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